Il pittore di Cento alla corte dei Savoia
Nell’Ecce homo della Galleria Sabuda, le figure a mezzo busto sono rappresentate a grandezza naturale. Gesù è incoronato di spine, con i polsi legati e una canna nelle mani. A sinistra un soldato armato, secondo l’uso seicentesco, gli appoggia sulle spalle il manto di porpora. Suggestivi giochi di luce accentuano il tono realistico e insieme drammatico della scena. La composizione appare ispirata al moderno melodramma, secondo un approccio teatrale congeniale al Guercino che coinvolge ancora più lo spettatore.
L’opera che appartiene alla maturità del pittore risale al periodo bolognese (1659). Originario di Cento, l’artista si era trasferito a Bologna dopo la scomparsa improvvisa di Guido Reni, suo principale concorrente sul mercato artistico. Guercino si dedicò prevalentemente alle figure, destinando la sua produzione alla ricca borghesia ma anche a sovrani come la regina di Francia Maria de’ Medici e Carlo I d’Inghilterra, a conferma del prestigio internazionale raggiunto.
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