Il tartufo bianco d’Alba

Il tartufo bianco, circondato da un’aura di leggenda era apprezzato già dagli antichi Romani. Ma è solo nel Novecento che, grazie alla lungimirante opera di promozione svolta da Giacomo Morra, il tartufo bianco acquista una fama mondiale. Nel 1929, nasce la Fiera Internazionale che ancora oggi ogni anno richiama appassionati, visitatori e turisti da ogni parte del mondo.

Visita guidata di Alba

Nell’ex monastero della Maddalena, dove si volge tradizionalmente la Fiera, il nuovo Museo del Tartufo, il Mudet, descrive questo mito gastronomico. Il percorso, arricchito dai ritratti del fotografo Steve McCurry, documenta la figura del cercatore di tartufi.  A notte fonda o alle prime luci dell’alba, il trifolao guidato dal fedele cane è impegnato in un’appasionante caccia al tesoro.

E’ la cerca del tartufo, un patrimonio prezioso di conoscenze e pratiche trasmesse oralmente che l’Unesco nel 2021 ha voluto iscrivere nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
I migliori esemplari del Tartufo Bianco d’Alba vengono poi battuti all’asta a fine novembre, nel castello di Grinzane Cavour, devolvendo il ricavato in beneficenza.

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